L’export riveste un ruolo sempre più centrale per il sistema economico italiano, costituito in larga parte da piccole e medie imprese. Un fenomeno accelerato da un lato dalla globalizzazione e dall’altro dalla crisi che a partire dal 2008, a fronte di un ridimensionamento della domanda interna, ha spinto tante imprese a cercare fortuna all’estero. «Il problema è che la maggior parte delle aziende in Italia non è strutturata per avviare percorsi virtuosi di internazionalizzazione. Il prodotto spesso è di alta qualità, ma la mancanza di competenze manageriali non permette loro di sfruttarne appieno le potenzialità. Viviamo così il paradosso di essere uno dei paesi con il più alto numero di aziende esportartici che però vendono all’estero spesso solo in maniera occasionale», spiega Fabio Paolo Lisiero, amministratore di Inter.Mark e presidente di Confimi Industria Venezia Treviso. «Partendo da questa considerazione, circa dieci anni fa Inter.Mark ha avviato un processo di evoluzione e, oltre a continuare ad operare come agenzia di lavoro specializzata nella ricerca e selezione di agenti di commercio, ha iniziato a porsi sul mercato come partner per lo sviluppo internazionale delle aziende italiane. Come? Attraverso un team di temporary export manager che è via via cresciuto negli anni di pari passo al nostro fatturato, salito nel 2023 a 2,3 milioni di euro, +15% sul 2022 ». E’ a queste figure che spetta il compito di affiancare le imprese clienti di Inter.Mark, realtà con un giro d’affari che va dai 2 ai 50 milioni di euro, per mettere a punto le strategie di sviluppo del business oltre confine, operando all’interno dell’organizzazione per un periodo che dura mediamente da uno a tre anni. «I temporali export manager sono professionisti in grado di aiutare le pmi ad esportare il proprio business nel mondo e ad incrementare così utili e fatturato. La loro presenza in azienda può garantire anche un importante contributo in termini di formazione, lasciando in eredità un know-how utile per affrontare anche le sfide future». Inter.Mark fornisce i suoi servizi in 38 paesi, dall’Europa al continente americano sino al Medio Oriente. «Collaboriamo inoltre con Sace e Simest per agevolare la partecipazione delle aziende a bandi di finanziamento per l’export, e siamo partner dell’Università Ca’ Foscari nell’ambito della formazione accademica sempre sui temi legati all’internazionalizzazione delle imprese».
A. Sal.